Lavorare ad una traduzione richiede cultura e sensibilità. Saper capire un testo e avere la capacità di renderlo comprensibile in un’altra lingua. Non è infrequente che ci si debba allontanare dalla traduzione letterale e si debba ricorrere alla transcreazione; ovvero ad un processo più complesso, in cui il documento originario non viene reso nel testo di destinazione con una diretta trasposizione, bensì dove si debba ricorrere ad adattamenti, a elaborazioni della struttura delle frasi. Vale anche per le traduzioni dall’italiano all’inglese? Più che mai.
Traduzioni inglese italiano: andare oltre al vocabolario
Si pensi, per esempio, a quanti modi di dire possiede la lingua italiana: per ciascuno di essi va cercato il corrispettivo inglese e, se non esiste, va effettuata un’analisi per trovare quello che più si avvicina all’espressione originaria.
Ma non fermiamoci qui: solo un traduttore inglese madrelingua saprà rendere metafore, giri di parole, espressioni e detti folcloristici con equivalenti della sua terra. Un altro campo minato? Menu e ricette, dove il rischio di fallimento e ridicolo è dietro l’angolo.
Come tradurre dall’italiano all’inglese: perché queste lingue sono speciali
La lingua inglese nasce dalla combinazione di più idiomi: il territorio britannico ha avuto, nei secoli scorsi, la ”visita” di numerosi invasori, che hanno lasciato la loro eredità culturale primaria. Latino, tedesco, francese e celtico si sono mescolati a fondere un idioma che solo esperti madrelingua sapranno utilizzare al meglio nelle traduzioni di frasi dall’italiano all’inglese. Ai madrelingua è dato di districarsi tra omonimie (termini scritti e pronunciati in modo uguale, ma con significato diverso), omofonie (uguale suono, ma parole diverse per significato e scrittura) e omografie (ovvero, termini che in comune hanno solo il modo in cui sono scritti), di cui la lingua di Shakespeare è riccamente dotata.
Attenzione inoltre a non confondersi con parole attinte da altre lingue, ma che in inglese assumo diverso significato: stiamo parlando dei false friends, come: bravo, che diventa good o clever e non brave, editore, che non è un editor bensì un publisher. Oppure la libreria, che non vuole essere confusa con la biblioteca, diventando library anziché book shop.
Sintesi vs. parafrasi: attenzione alle traduzioni inglese-italiano
Il traduttore italiano madrelingua lo sa molto bene, e ancor più il project manager che si occupa di progetti di traduzioni dall’inglese all’italiano: mentre l’inglese è una lingua essenziale e flessibile, che ama esprimere concetti la sintesi, l’italiano ama la spiegazione chiara, la parafrasi e i verbi dalla coniugazione complessa. E così slogan che in inglese richiedono 3-4 parole complicano la vita del traduttore, che talvolta vorrebbe ricorrere al dialetto per essere altrettanto diretto.
Come rendere ad esempio un termine molto usato oggi quali empower in italiano? Non ci dimentichiamo del “Just do it”, per il quale si rinunciò addirittura alla versione in altre lingue.
Per questo un’agenzia di traduzioni professionali spiegherà sempre che alle 100 parole in inglese ne corrispondono almeno 125 in italiano.
Strutture linguistiche diverse: differenze tra inglese e italiano
La struttura del periodo inglese è decisamente differente da quella dell’italiano. Per non parlare dell’uso della punteggiatura e delle parentesi. Sbaglia chi si attende periodi lunghi ricchi di incisi da un traduttore londinese: la sua esperienza (e cultura) lo porterà ad usare spesso il punto fermo, molto più di quanto farebbe un abitante del Belpaese, abituato a inserire chiarimenti tra una bella coppia di virgole.
Umorismo e sarcasmo: come renderlo nelle traduzioni inglese-italiano
La bravura dell’esperto in traduzioni professionali in inglese viene testata al meglio quando è richiesto di saper rendere la “battuta” ironica e allegra di un madrelingua italiano in un testo inglese. Perché se l’italiano è diretto e “giocherellone”, il britannico ama il sarcasmo e il suo senso dell’humor è spesso un sottile gioco di sottintesi. Non sottovalutiamo assolutamente questo aspetto: anche il relatore di una conferenza scientifica ama inserire la battuta di spirito per tenere viva l’attenzione del lettore. E sta al traduttore trovare la giusta misura per l’omologo nella propria lingua.
Marketing e traduzione
La natura complessa della lingua inglese non è un problema da poco per gli addetti al marketing delle aziende. Essi devono affrontare il difficile compito di trasmettere il loro messaggio senza commettere errori, tra cui il principale è apparire troppo “scolastici” oppure eccessivamente formali.
Un fallimento nella comunicazione è lo spauracchio più temuto: investire tempo ed energie nelle traduzioni in inglese di siti internet o materiale a stampa e ottenere critiche e recensioni negative. La strada da percorrere è sempre e solo quella di affidarsi a madrelingua di collaudata esperienza e richiedere un preventivo dettagliato.
Due lingue, due culture, un incontro
Questa è la traduzione perfetta: un incontro riuscito di due mondi, che si esprimono con lingue diverse. In cui un concetto reso nella lingua originaria, definito con termini specifici di quella data cultura e esito di un certo percorso storico, trova la sua trasposizione nella lingua target, senza venire distorto o frainteso. Talvolta il processo di traduzione è facile e lineare ed è sufficiente fornire il corrispondente termine nella lingua di destinazione per avere il concetto reso alla perfezione. Ma molto più frequentemente il risultato finale è il frutto di ricerche, mediazioni, analisi.